I Nets vincono la stracittadina di New York contro dei modesti Knicks

Dopo la bruciante sconfitta subita sul campo dei Dallas Mavericks, i Brooklyn Nets si risollevano conquistando il primo derby di New York contro dei mai competitivi Knicks.

Per la sua prima partita stagione come head coach non ad interim, Jacque Vaughn deve rinunciare alle prestazioni di tre Kyrie Irving (sospensione), Yuta Watanabe (distorsione alla caviglia), e T.J. Warren (riabilitazione), mentre Ben Simmons ha ancora un’autonomia limitata e parte per la seconda volta consecutiva parte dalla panchina, sostituito da Edmond Sumner. I rivali New York Knicks nelle prime dieci gare della stagione hanno ottenuto un record di vittorie del 50%. Per l’occasione coach Thibodeau conferma Jericho Sims nel ruolo di centro al posto di Isaiah Hartenstein.

I primi possessi del match mostrano dei Nets estremamente concentrati sia in attacco che in difesa. New York concentra tutte le sue attenzioni sul pericolo pubblico numero uno Kevin Durant effettuando spesso dei raddoppi sulla superstar di Brooklyn, ma KD distribuisce assist a raffica per il quasi sempre libero e ben posizionato Edmond Sumner che punisce per due volte dalla lunga distanza la difesa degli ospiti. Brooklyn allunga sul parziale di 12-5, ma il vero allungo avviene a metà del primo periodo con un break di 12-0 che fissa il risultato parziale sul 24-8 in favore dei padroni di casa. Julius Randle è caldissimo dall’arco dei tre punti (4/7 3PM), ma la difesa dei Knicks è un colabrodo e subisce ben 38 punti nei primi dodici minuti di gioco. KD chiude il primo quarto con 11 punti e 6 assist.

 

I Nets possono contare su un Seth Curry in formato pre-infortunio nella ripartenza del secondo quarto: la guardia bianconera mette a segno tre triple consecutive e 12 punti in totale, che regalano dopo appena 3 minuti il nuovo massimo vantaggio per Brooklyn sul + 20 (50-30).

Brunson e Randle provano a tenere viva la partita dei Knicks producendo qualche canestro, ma la difesa individuale degli ospiti continua a non essere all’altezza della potenza di fuoco dei Nets, aiutati anche da una super performance di Edmond Sumner. All’intervallo lo scarto tra le due squadre ammonta a ben 25 punti.

Kevin Durant: 15 pts, 3 reb, 9 ast
Seth Curry: 14 pts, 1 reb, 1 ast
Edmond Sumner: 15 pts, 4 reb
Royce O’Neale: 6 pts, 5 reb, 4 ast

I Nets continuano a martellare i poveri Knicks anche in apertura di terzo quarto: Claxton, Sumner ma soprattutto Durant sono immancabili, lasciando a Randle e soci solamente le briciole. Le distanze tra le due squadre si riducono leggermente solo nella fase mediana del terzo quarto, con Jalen Brunson che diventa un fattore offensivo per New York con 10 punti messi a segno. Il buon momento dei Knicks però dura veramente troppo poco, con Brooklyn che torna nuovamente sul comodo vantaggio di + 21 al termine del terzo periodo.

 

Anche con Durant e Claxton in panchina, i Nets continuano a tenere in mano le redini del match: Simmons svolge tatticamente lo stesso compito di Claxton, gravitando nelle vicinanze del canestro per ricevere gli scarichi sulle penetrazioni degli esterni: qualche lampo dell’australiano si intravede, ma è evidente che la strada per il recupero completo del giocatore è ancora lunga. Dei Knicks non si hanno notizie, tanto evanescenti in attacco (Randle appena 4 punti nel secondo tempo) quanto leggeri e demotivati in difesa. La resa degli ospiti arriva ben prima del giro di boa del quarto finale, con la partita che scorre senza ulteriori particolari scossoni e termina sul largo punteggio finale di 112-85.

Kevin Durant, fresco vincitore del premio di miglior giocatore della settimana nella Eastern Conference, mette a segno una tripla-doppia da sogno con 29 punti, 12 rimbalzi e 12 assist.

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