Seconda sconfitta consecutiva in trasferta per i Nets, che si arrendono per 114-98 sul campo degli Utah Jazz. Una partita mai in discussione che evidenzia ancora una volta i recenti problemi offensivi di Brooklyn (FG 34%).
Kenny Atkinson modifica leggermente la formazione iniziale dei Nets, inserendo dall’inizio Caris LeVert al posto dell’infortunato Allen Crabbe, fermato da un dolore al solito ginocchio destro. Indisponibile anche Shabazz Napier (problema all’adduttore).
Oltre a Caris LeVert gli altri titolari sono D’Angelo Russell, Joe Harris, Rodions Kurucs e Jarrett Allen.
Le fasi iniziali del match sono caratterizzate da un sostanziale equilibrio in campo che si riflette nel punteggio (9-7 per i Nets): per Brooklyn brillano le performance difensive di Caris LeVert, impegnato nel limitare Donovan Mitchell, e Jarrett Allen autore di due stoppate ai danni di Derrick Favors.
He chose…poorly 🤚@_bigjayy_ | #WeGoHard pic.twitter.com/vjju2PFlNU
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ONCE MORE WITH FEELING
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Brooklyn compie il primo break della partita (9-1) nelle fasi centrali del primo quarto, ma Utah è brava a recuperare subito lo svantaggio collezionato, riportandosi a due soli tre punti dai Nets con 4 minuti da giocare (18-21).
Purtroppo l’attacco dei Nets si spengne completamente negli ultimi minuti del primo quarto, consentendo così ai padroni di casa di infliggere un parziale di 10-0 che gli permette di chiudere i primi 12 minuti in vantaggio di 7 punti.
La crisi offensiva dei Nets viene amplificata ulteriormente nel secondo periodo dalla difesa dell’area di Gobert e Favor, capaci di contrastare in maniera efficace tutti i tentativi di Brooklyn che rimane a secco di punti per svariati minuti.
Utah capitalizza il grande lavoro difensivo con i canestri di Korver che regalano ai padroni di casa un vantaggio consistente (40-23). I bianconeri non riescono a trovare il bandolo di una matassa intricata: la squadra fatica terribilmente in entrambe le fasi di gioco, non riuscendo a contenere i Jazz difensivamente, e trovando molto raramente una buona selezione di tiri, con Caris LeVert (FG 0/6), Joe Harris (FG 1/6) e D’Angelo Russell (FG 4/15) estremamente inconsistenti in attacco.
.@SDinwiddie_25 sees the mismatch and hits the nice reverse pic.twitter.com/ba7aNQ5Zsw
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Il vantaggio degli Utah Jazz lievita fino al + 20 (55-35), per poi ripiegare leggermente alla fine del secondo quarto sul + 17 (59-42).
L’intervallo sembra non giovare ai Nets che continuano a soffrire terribilmente lo strapotere del francese Rudy Gobert nell’area pitturata, che riporta a 20 punti le distanze tra le due squadre.
Spencer Dinwiddie sembra l’unico giocatore in grado di offrire un contributo offensivo rilevante (specie dalla lunga distanza), portando lo svantaggio dei bianconeri sul – 15 (79-64). Ma la guardia numero 8 dei Nets non può risolvere tutti i problemi della squadra, che chiude nuovamente in calo il terzo quarto, concedendo agli Utah Jazz un comodo e rassicurante vantaggio di 19 punti.
Nel 4° quarto coach Kenny Atkinson alza formalmente bandiera bianca schierando contemporaneamente tutte le riserve a sua disposizione (Dudley, Pinson, Rondae Hollis-Jefferson, Williams), anche in ottica di preservare i titolari per l’incontro di domani contro i Los Angeles Clippers.
👉 @tpinsonn and @alantwilliams bringing that @LongIslandNets chemistry to the ⚫️ and ⚪️ pic.twitter.com/8k5ysb5wX6
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Le seconde e terze linee dei Nets giocano il garbage time senza infamia e senza lode, chiudendo la contesa sul punteggio finale di 114-98. Prossimo appuntamento per domani sul campo dei Los Angeles Clippers.