I Nets continuano il loro momento di grazia e al Barclays Center dominano dall’inizio alla fine contro dei pesantemente incerottati Golden State Warriors. Per Brooklyn si tratta della settima vittoria consecutiva.
Kyrie Irving accusa un dolore al polpaccio durante il riscaldamento pre-gara e viene lasciato a riposo precauzionale da Jacque Vaughn, che vara così una starting lineup composta da Ben Simmons, Joe Harris, Kevin Durant, Royce O’Neale e Nicolas Claxton. Va molto peggio agli ospiti, con Steve Kerr che deve rinunciare a giocatori del calibro di Steph Curry, Andrew Wiggins, Klay Thompson, Donte DiVincenzo e JaMychal Green.
Il motore dei Nets viaggia al massimo regime fin dai primi minuti con un 6 su 6 dal campo (tra cui due triple a testa di O’Neale e Harris), ma coach Jacque Vaughn chiama comunque un timeout dopo appena due minuti perchè poco convito dall’atteggiamento difensivo della squadra, che regala un paio di canestri facili e non contestati agli Warriors. L’attacco stellare dei Nets permette ai padroni di casa di portarsi avanti di 19 punti (29-10) al sesto minuto del primo quarto. Golden State non trova soluzioni nè in difesa nè in attacco per provare anche solo a contenere lo strapotere dei padroni di casa che totalizzano il record della franchigia per maggior numero di punti segnati nel primo quarto.
Per gli ospiti James Wiseman è l’unico raggio di sole sul parquet del Barclays Center (perlomeno in attacco), ma la difesa di Golden State continua ad imbarcare acqua da tutte le parti. L’enorme divario tra le due squadre continua ad ampliarsi fino a toccare quota 35 punti. Durant guarda tutta la prima parte del secondo quarto dalla panchina (rimediando anche l’ennesimo tecnico della stagione), ma Brooklyn può tranquillamente sostenere l’assenza della sua superstar.
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— Brooklyn Nets (@BrooklynNets) December 22, 2022
Il numero 7 bianconero comunque rientra in campo per i minuti finali del secondo periodo e garantisce, insieme a Cam Thomas, un nuovo allungo che porta i bianconeri al vantaggio massimo di quaranta punti. I bianconeri all’intervallo chiudono con uno spettacolare 71.4% dal campo (35 su 49) e un non meno strepitoso 68.4% dall’arco dei tre punti (13 su 19)
Nonostante il cospicuo vantaggio accumulato nei primi ventiquattro minuti, Jacque Vaughn non concede sconti e rimanda in campo il quintetto titolare: i bianconeri non riescono a tenere gli stessi ritmi in attacco mostrati nel primo tempo, e per la prima volta non totalizzano un numero maggiore di punti rispetto all’avversario, ma i canestri realizzati dai padroni di casa sono comunque sufficienti per tenere a (grande) distanza gli Warriors per tutta la durata del terzo quarto.
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Gli Warriors partono bene in avvio di 4° quarto sfruttando al meglio le conclusioni dall’arco del rookie Baldwin jr che riducono lo scarto fino a 18 punti (114-96) in appena 3 minuti di gioco. Jacque Vaughn appare piuttosto contrariato in panchina ma non disperato, e decide di lasciare sia Simmons che Durant in panchina, concedendo spazio a Morris e Mills. Ed è proprio l’australiano a ridare fiducia alla formazione bianconera grazie ad una serie di triple che ricacciano indietro i tentativi di assalto di Golden State. Con nove Nets in doppia cifra a fine partita, il risultato finale al Barclays è di 143-113.