I Nets allungano a dieci la striscia di vittorie consecutive battendo fuori casa gli Atlanta Hawks in una partita tutt’altro che semplice.
Rispetto all’ultimo match disputato, i bianconeri recuperano Seth Curry, ristabilitosi dopo l’influenza, mentre rimane ancora ai box Joe Harris per un problema al ginocchio: Jacque Vaughn non cambia lo starting five abituale composto da Kyrie Irving, Ben Simmons, Royce O’Neale, Kevin Durant e Nicolas Claxton.
Per gli Atlanta Hawks la sfida con i Nets rappresenta la seconda parte del back to back, dopo lo scivolone di ieri contro gli Indiana Pacers. Coach Nate McMillan si ritrova con un roster decimato dagli infortuni, con Trae Young, Clint Capela e De’Andre Hunter fuori dai giochi.
Partono bene i Nets che mettono a segno il primo break significativo con un parziale di 10-2 che porta la firma di Kyrie Irving e Ben Simmons. Gli Hawks faticano in difesa a contenere le iniziative degli ospiti, ma in attacco tengono alto il ritmo anche senza le superstar e rimontano fino a portarsi in vantaggio di 5 punti grazie ad una run di 14-4.
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John Collins è assoluto protagonista delle buone percentuali in attacco di Atlanta, ma il secondo fallo commesso nella prima parte del quarto iniziale costringe coach McMillan a sostituirlo per evitare problemi nel lungo periodo. Il buon momento degli Hawks comunque non si esaurisce e prosegue anche nella seconda metà del quarto grazie ad un ottimo Dejounte Murray, a cui però risponde immediatamente Kevin Durant che rimanda avanti Brooklyn, seppur di un solo punto. KD chiude i primi dodici minuti con 11 punti, 4 assist e 4 rimbalzi.
Jacque Vaughn lascia in panchina sia Irving che Durant ad inizio secondo quarto, e la scelta si rivela piuttosto deleteria perchè Atlanta piazza subito un break di 13-0 che manda avanti i padroni di casa sul 45-33. Complessivamente i padroni di casa dominano contro il quintetto avversario formato da Curry, Mills, Watanabe, Warren e Simmons. Patty Mills prova a suonare la carica per i suoi in attacco con un paio di triple in rapida successione, ma i punti realizzati dalla guardia australiana non trovano supporto dalle successive giocate difensive dei Nets, troppo blandi e morbidi specie negli uno contro uno in post di John Collins. Coach Vaughn – forse con un colpevole ritardo – rimanda dentro le sue superstar con cinque minuti rimanenti sul cronometro del secondo quarto, ma a rovinare i piani di rimonta dei Nets ci pensa stavolta Bogdan Bogdanovic che inizia ad inanellare canestri a ripetizione. Brooklyn ricuce leggermente le distanze accumulando numerosi viaggi in lunetta negli ultimi sprazzi della frazione, ma i bianconeri chiudono indietro di sette punti al termine dei primi ventiquattro minuti.
Dopo appena quattro minuti del terzo quarto i Nets riescono praticamente ad annullare tutto lo svantaggio accumulato, portandosi fino al – 1 (66-67): Atlanta combina poco o nulla in attacco (FG 2/10) soffrendo l’esuberanza difensiva bianconera, specialmente quella offerta da Claxton e Durant nel pitturato. L’equilibrio perdura per tutto il resto del terzo periodo, con Atlanta che fa ampio ricorso alla difesa a zona e ai raddoppi sistematici per contenere Kevin Durant, ma alla fine gli ospiti riescono comunque a mettere leggermente il naso avanti nel punteggio alla vigilia del quarto finale.
Il 4° periodo inizia nel segno di Kyrie Irving, con la guardia bianconera che mette in piedi un vero e proprio show personale in attacco con un due triple ad alto tasso di difficoltà che spediscono Brooklyn sul + 11 (93-82).
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Gli Hawks non restano però a guardare e iniziano a caricare di falli la difesa di Brooklyn: i padroni di casa entrano così in bonus ben prima del giro di boa del quarto finale, aspetto questo che consente alla squadra di Murray e Collins di riaprire nuovamente la partita con un parziale di 10-0 che riporta i locali sul – 3 (95-92).
Gli ultimi due minuti del match sono una girandola di emozioni: Murray impatta la partita sul 106-106 con una tripla pesante, a cui risponde Durant con un jumper che vale il nuovo vantaggio di Brooklyn sul 108-106. Kyrie Irving perde una palla sanguinosa a 30 secondi dalla fine del match e sul susseguente fallo manda il lunetta Murray che potrebbe nuovamente impattare la partita, ma la guardia degli Hawks realizza solo uno dei due tentativi a sua disposizione. Ancora Kyrie Irving potrebbe mandare i titoli di coda alla State Farm Arena, ma la conclusione da tre punti si spegne sul primo ferro, lasciando una manciata di secondi ad Atlanta per vincere la partita: la tripla di Murray sulla sirena tiene con il fiato sospeso tutti i tifosi, ma il pallone non trova il fondo della retina. I Nets vincono così la decima partita consecutiva, battendo gli Hawks 108-107.