Seguendo un copione già visto più volte in questa stagione, i Brooklyn Nets gettano alle ortiche la vittoria giocando un secondo tempo di partita offensivamente orrendo (solo 32 punti realizzati) dopo essere stati in vantaggio di 16 punti nella prima parte della gara.
Coach Kenny Atkinson recupera in extremis Kyrie Irving, in dubbio fino all’ultimo a causa di un problema alla spalla, mentre sono out Caris LeVert (operatosi quest’oggi al pollice destro), Wilson Chandler (squalificato) e Kevin Durant (ancora in riabilitazione dopo la rottura del tendine di achille). Garrett Temple parte per la seconda volta in quintetto titolare, affiancato da Joe Harris, Taurean Prince e Jarrett Allen. Presente in panchina anche il nuovo acquisto Iman Shumpert.
I Nuggets recuperano dalla lista infortunati Malik Beasley che si accomoda in panchina, mentre coach Micheal Malone propone un quintetto formato da Jamal Murray, Will Burton, Paul Millsap, Gary Harris e Nikola Jokić.
Kyrie Irving segna i primi cinque punti dei Nets, fugando così i dubbi sulle sue condizioni fisiche, ma la mini fuga di Brooklyn viene smorzata immediatamente dai padroni di casa grazie ai canestri dalla lunga distanza di Burton e Millsap. I Nuggets, non propriamente conosciuti in questo inizio stagione per essere una macchina infallibile dall’arco dei 7,25 mt, infilano tre triple sui primi quattro tentativi, costringendo l’allenatore di Brooklyn a chiamare il primo timeout sul punteggio di 14-12 in favore di Denver, nel tentativo di riordinare un’approssimativa difesa perimetrale sui tiratori avversari.
La pausa fa bene ai bianconeri che ricominciano a giocare un’ottima pallacanestro offensiva, con Kyrie Irving che inizia a dispensare cioccolatini sotto canestro per Jarrett Allen.
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Negli ultimi minuti di gioco del primo quarto l’apporto della panchina dei Nets è di alto livello, con Dzanan Musa che mette a segno due triple, mentre Nicolas Claxton regala una schiacciata spettacolare.
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Alla conclusione dei primi 12 minuti Brooklyn è avanti sul punteggio di 35-28, con un vantaggio costruito nell’area pitturata (16 punti). Kyrie Irving firma una prestazione da 5 punti e 6 assist. A livello di squadra, da registrare l’ottima percentuale dei tiri dal campo (58%) al cospetto di una sola palla persa nell’intero quarto per la squadra allenata da Kenny Atkinson. Se non è un record questo, poco ci manca.
La partenza dei Nets nel secondo quarto è incoraggiante, con Spencer Dinwiddie che rimpiazza ottimamente Kyrie Irving seduto in panchina a rifiatare: la guardia numero 8 di Brooklyn – nativo del Colorado – mette in seria difficoltà la retroguardia dei Nuggets con le sue accellerazioni fulminee a canestro.
Brooklyn continua a giocare bene sia in difesa (da segnalare la prestazione di David Nwaba), che in attacco, dove si scatena con le triple di Taurean Prince e Garrett Temple che guidano un mini parziale di 8-2 che permette ai bianconeri di toccare il vantaggio massimo sul + 15. Denver appare disorientata e gioca con un’intensità rivedibile, cercando di aggrapparsi agli unici due giocatori in palla, con Paul Millsap e Nikola Jokić che provano a rispondere rispettivamente da dentro e fuori dall’area.
Alla pausa lunga i Nets possono contare su un vantaggio di 12 punti, con Taurean Prince che chiude i primi 24 minuti con 12 punti e 7 rimbalzi.
L’inizio del terzo quarto è piuttosto equilibrato, con il divario tra le due squadre che rimane stabilmente sulla doppia cifra in favore di Brooklyn. Jarrett Allen è decisamente in partita, mettendo a nudo le carenze difensive di Jokic, che rimane comunque un terminale offensivo importante per i padroni di casa.
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Nella parte centrale del quarto i Nuggets aumentano la pressione difensiva che, nonostante 4 falli di Jokić, ha l’effetto di produrre qualche turnover di troppo per i Nets, fino ad allora mai in difficoltà nella circolazione del pallone: i bianconeri perdono conseguentemente fiducia in attacco e Denver ne approfitta per mettere a segno un prolungato parziale di 20-6 che riapre la partita riportando i padroni di casa sul -3.
I Nuggets portano a termine la rimonta dominando il terzo quarto segnando 30 punti ma soprattutto lasciando le briciole ai Nets, che chiudono con 18; per dare un’idea del collasso bianconero nel terzo periodo, Brooklyn realizza solo 5 tiri su 23 tentativi.
Nei primi minuti dell’ultimo quarto i Nuggets mettono la freccia e sorpassano i Nets portandosi sul risultato parziale di 86-83 (l’ultimo vantaggio nel punteggio dei padroni di casa era avuto sul 22-21 nel primo quarto) soprattutto grazie ad un’intuzione di coach Micheal Malone che toglie Jokić dal campo per inserire una vecchia conoscenza dei Nets, Mason Plumlee: il centro di riserva dei Nuggets totalizza un bottino di 10 punti, ma il contributo maggiore è soprattutto in difesa, dove spesso e volentieri intimidisce le giocate offensive degli ospiti.
L’attacco di Brooklyn appare completamente disconnesso e non produce nessun punto nei primi 4 minuti dell’ultimo periodo, con Kyrie Irving che fallisce cinque conclusioni su sette tentativi. Spencer Dinwiddie prova a tenere viva la partita con un paio di penetrazioni vincenti, ma la squadra non mostra segnali di risveglio tali da giustificare una rimonta, sbagliando gli ultimi 19 tiri dalla lunga distanza: la conseguenza è che i Nets chiudono la gara con 93 punti, record negativo stagionale per l’attacco dei Nets.