I Nets steccano la prima amichevole della stagione 2022-2023, perdendo tra le mura amiche del Barclays Center contro dei rimaneggiati Philadelphia 76ers.
I convalescenti Seth Curry e T.J. Warren sono indisponibili per il primo impegno casalingo dei bianconeri, e così il primo quintetto di partenza varato da Steve Nash prevede l’utilizzo di Kyrie Irving, Ben Simmons (al suo debutto ufficiale con Brooklyn), Joe Harris, Kevin Durant e Nicolas Claxton. A differenza dei padroni di casa, i Philadelphia 76ers di Doc Rivers devono rinunciare ad alcune pedine fondamentali come James Harden, Joel Embiid e P.J. Tucker, presentandosi alla prima palla a due con una lineup composta da Tyrese Maxey, Matisse Thybulle, Tobias Harris, DeAnthony Melton e Paul Reed.
Gli ospiti prendono il controllo del match fin dalle primissime battute, punendo la difesa dei Nets grazie alle percussioni di Maxey, autore di ben 12 punti nei primi 5 minuti di gioco, rivelandosi una vera e propria spina nel fianco per la squadra di Steve Nash. Le cose migliori i Nets le fanno vedere in attacco quando riescono a portarsi vicino al canestro: Nicolas Claxton schiaccia con grande convinzione per ben tre volte, sfruttando al meglio gli assist di Irving e Simmons, mentre fatica ad ingranare Joe Harris, mostrando palesemente la ruggine accumulata durante il lungo periodo di inattività a causa dell’infortunio alla caviglia. I 76ers colpiscono con una frequenza impressionante dalla lunga distanza nella fase centrale del primo quarto, creando il primo allungo significativo sul + 14 (35-21). O’Neale ha un buon impatto nel sistema offensivo di Brooklyn, ma la difesa bianconera continua a ballare tremendamente anche negli ultimi minuti del primo periodo, concedendo agli ospiti la bellezza di ben 42 punti al suono della prima sirena lunga.
Joe Harris mostra segnali di risveglio in avvio di secondo quarto, andando a segno due volte con il tiro da 3 punti, ma in difesa Sharpe e O’Neale faticano a contenere Montrezz Harrell nel pitturato. Philadelphia sembra controllare senza eccessive difficoltà l’andamento del match, ma un bel parziale di 15 -0 di Brooklyn riaccende la speranza dei padroni di casa che si riportano fino al – 5 ( 55-50) a sei minuti dall’intervallo lungo. I 76ers provano a tamponare l’esuberanza offensiva degli uomini di Steve Nash, riportandosi nuovamente sul vantaggio in doppia cifra del + 10, ma il cambio di inerzia della partita è ormai piuttosto evidente, con Brooklyn che affonda nuovamente i denti nella carne viva della difesa degli ospiti, chiudendo sul – 3 dopo i primi ventiquattro minuti. I Big 3 dei Nets mandano in archivio la prima parte dell’incontro totalizzando complessivamente 28 punti e 13 assist, mentre per Philadelphia brilla la stella di Maxey, top scorer con 20 punti.
La fisionomia dei Nets cambia completamente nel terzo quarto, con Nash che vara il quintetto dei fino ad allora inattivi Duke Jr, Cam Thomas, Edmond Sumner, Yuta Watanabe, e Markieff Morris. Superate le normali difficoltà iniziali per una squadra con pochi minuti di affiatamento, le terze linee di Brooklyn iniziano a mostrare una buona pallacanestro offensiva, in cui emergono le qualità offensive dei nuovi acquisti Sumner e Morris. Per la prima volta i Nets riescono a prendere il comando nel punteggio, sebbene per un breve periodo: è infatti il turco Korkmaz a rimandare avanti Philadelphia nel punteggio (91-85). I Nets fanno esordire al Barclays Center anche Chiozza e Edwards, ma il loro apporto alla causa bianconera è tutt’altro che indimenticabile: Philadelphia produce di più in attacco e allunga nella fase finale del terzo periodo portandosi sul + 15.
L’ultimo quarto non regala particolari emozioni, con le squadre che continuano a dare spazio e minuti ai giocatori non utilizzati nella prima parte della gara. Sumner, utilizzato spesso come point guard, è il giocatore maggiormente in evidenza per i padroni di casa, ma i canestri dell’ex Pacers non cambiano l’esito del risultato finale che sorride ai Philadelphia 76 sul 127-108.