I Brooklyn Nets infilano la dodicesima vittoria consecutiva stapazzando al Barclays Center dei mai competitivi San Antonio Spurs.
Dopo quattro gare di stop a causa dei problemi al ginocchio torna finalmente disponibile Joe Harris – che parte però dalla panchina – mentre Seth Curry viene inserito nello starting five bianconero a causa dell’indisponibilità di Royce O’Neale, fermato dall’influenza.
Brooklyn gioca in maniera praticamente perfetta nel primo quarto, tanto in attacco che in difesa: a brillare particolarmente è Kyrie Irving autore di 18 punti e con una percentuale di realizzazione del 100%. Il vantaggio dei Nets resta saldamente in doppia cifra per tutta la durata del primo quarto. Gli Spurs hanno un buon momento solo nella fase finale del primo periodo, ma al suono della prima sirena lunga gli uomini di Popovich sono indietro di 12 punti.
I Nets continuano a martellare i malcapitati Spurs anche nei primi minuti del secondo quarto, piazzando un break di 13-0 che aumenta ulteriormente le distanze tra i due team (51- 27): il giapponese Yuta Watanabe è gran protagonista, ma sotto i riflettori è ancora Kyrie Irving che piazza una schiacciata con una mano al volo che manda letteralmente in visibilio il Barclays Center.
KYRIE PUTBACK JAM 😱
THE NETS ARE HOOPING TONIGHT.
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Still thinking about this 🤯 pic.twitter.com/OXIk9vSvBg
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Durant e Curry rincarano la dose nella seconda metà del quarto, amplificando ulteriormente le differenze tecniche e tattiche tra i padroni di casa e la squadra ospite. All’intervallo il risultato parziale è di 74-47, e per Brooklyn è il vantaggio più ampio ottenuto nella propria storia nei confronti dei texani. Kyrie Irving sugella un primo tempo praticamente perfetto con 21 punti e 8 rimbalzi.
San Antonio mostra segnali di risveglio al ritorno in campo dopo la pausa lunga, con Poetl e Johnson che producono un buon numero di punti che valgono una run di 9-2. Brooklyn appare sazia e distratta, con i bianconeri che si macchiano di una serie di palle perse non procurate che richiedono il pronto intervento di Jacque Vaughn. Il timeout chiamato dall’head coach dei Nets risveglia l’animo dei suoi, con Durant e soci che ricominciano a brillare in attacco, annientando completamente le velleità di rimonta di San Antonio e rompendo il muro dei 100 punti realizzati.
Gli ultimi dodici minuti assomigliano più ad una gara di G-League che di NBA : coach Vaughn svuota la panchina e concede minuti a Cam Thomas e Edmond Sumner, ma a brillare in un contesto ormai poco competitivo sono le capacità balistiche di T.J. Warren che guida Brooklyn al porto sicuro della vittoria con il punteggio finale di 139-103. Kevin Durant e Kyrie Irving giocano poco meno di 30 minuti a testa e segnano un combinato di 52 punti.