I Nets affondano in casa contro i Miami Heat nella prima partita in stagione senza Caris LeVert. Andiamo a scoprire se c’è qualcosa da salvare nella prestazione dei singoli, grazie alle pagelle curate dal nostro Simone Parisi.
D’Angelo Russell: voto 5
Nella sconfitta contro Minnesota, in una serata difficile emotivamente per l’infortunio di LeVert, il numero 1 dei Nets si era preso sulle spalle la squadra con una prestazione eccezionale. Ieri invece contro Miami è assolutamente mancato sia in fase offensiva che difensiva. Atkinson, come spesso accaduto in questa prima parte di stagione, lo esclude nell’ultimo quarto, sintomo sì di resa, ma anche di delusione per la prestazione di DLo. 12 punti, 5 assist e 3 rimbalzi, con un un 6/18 dal campo e 0/3 dall’arco dei tre punti (dopo averne infilate 9 nel match precedente) testimoniano la pochezza della prestazione di Russell, che perde di parecchio lo scontro a distanza con Dragic. Senza LeVert è costretto a diventare il faro dei Nets: sarà in grado del compito? Orfano.
Allen Crabbe: voto 4
Chiamato a sostituire LeVert nel quintetto titolare, Crabbe non riesce mai ad entrare in partita, ma è molto veloce ad uscirne, commettendo 6 falli e lasciando la squadra senza reali alternative. L’unica parziale nota positiva è il 2/4 nei tiri da 3 punti, ma resta comunque un lontano parente del giocatore ammirato nel finale della scorsa stagione. Chiude con 6 punti e poco altro. Probabilmente continuerà a partire titolare anche nelle prossime partite, ma deve svegliarsi. Addormentato.
Joe Harris: voto 5
Commette subito due falli nel primo quarto e per questo è costretto a sedersi anzitempo in panchina. Per tutta la partita fatica a trovare una continuità offensiva (FG 4/9), e gli mancano anche i rifornimenti per i suoi tiri da 3 punti (1/3). In 25 minuti totalizza 11 punti, 3 assist e 5 rimbalzi. Ai Nets servirà un altro Harris per supplire la mancanza in campo di LeVert. Ombra.
Jared Dudley: voto 6
Nei primi due quarti è il miglior marcatore dei Nets (insieme a Hollis-Jefferson) con 10 punti, alternando buone penetrazioni a canestro e un paio di bombe da 3 punti. In alcune parti del match il coach lo schiera addirittura come centro per trovare una soluzione creativa ad una partita che non gira mai come dovrebbe. Sparisce completamente nella seconda frazione della partita, non segnando neanche un punto, ma complessivamente è uno dei meno peggio in una serata no. L’impressione comunque è che ai Nets manchino delle soluzioni credibili per la posizione di ala grande. Salvabile.
Ed Davis: voto 6
Parte per la prima volta titolare a causa dell’assenza di Jarrett Allen, e riesce comunque a limitare per larghi tratti il forte centro avversario Whiteside. Atkinson lo fa giocare solo 16 minuti, durante i quali totalizza 8 punti e 9 rimbalzi (di cui 4 offensivi). Ci mette sempre il cuore, e se i Nets prendono imbarcate pesanti durante il match non è quasi mai colpa sua. Ovviamente non gli si può chiedere di essere l’uomo da 20 punti a serata, ma resta comunque un punto di riferimento sotto canestro. Combattente.
Rondae Hollis-Jefferson: voto 6
Tanta quantità ma poca lucidità alle volte sotto canestro (FG 6/13). Nei primi due quarti segna 10 punti, ma sparisce nella seconda parte della gara, durante la quale realizza solo 4 punti. Un infortunio alla caviglia alla fine del secondo quarto fa gelare il sangue del pubblico del Barclays Center, ancora toccato dopo l’incidente capitato a LeVert. Buona la produzione a rimbalzi, dove ne totalizza 9 (di cui 5 offensivi). Impreciso – e purtroppo sta diventando una costante – dalla lunetta con un 2/5 (40%). Volenteroso.
Demarre Carroll: voto 5
E’ ancora in fase di rodaggio dopo l’operazione subita alla caviglia, e si vede: dal campo tira un non esaltante 2/9 (22%), e dalla linea dei tre punti non va meglio con 1 canestro su 4 tentativi (25%). Il tutto in 27 minuti di gioco. Chiude con 8 punti e 6 rimbalzi, ma manca completamente il suo contributo difensivo.I Nets hanno veramente bisogno del suo ritorno in piena forma, altrimenti sarà difficile migliorare il record di vittorie dello scorso anno. Inceppato.
Spencer Dinwiddie: voto 6.5
Ad un certo punto nell’ultimo quarto sembra poter innescare la rimonta dei Nets grazie ad una serie di bei canestri, ma è un fuoco di paglia. La sue accellerazioni a canestro fruttano 18 punti e 5 assist, risultando così il miglior marcatore dei Nets a fine gara, mentre appare piuttosto impreciso dalla linea dei 3 punti (1/5). Perde troppo spesso il pallone (4 turnover), e per lui questo è un fatto abbastanza insolito. Intenso.
Shabazz Napier: voto 6
Vive il suo miglior momento all’inizio dell’ultimo quarto, dove guida un parziale di 9-0 per i Nets che riporta Brooklyn sotto un distacco a doppia cifra. A fine gara i punti totali saranno 13, ma con un non proprio lusinghiero 5/13 dal campo (38.5%). Trottolino.
Kenny Atkinson: voto 5
Il primo giro sulla giostra senza LeVert è da dimenticare. Evidentemente in confusione tattica, prova tutte le combinazioni possibili della lotteria (Dudley come centro, DLo – Dinwiddie – Napier insieme contemporaneamente) senza mai trovare il numero vincente. Servirà trovare una formula che possa rendere Brooklyn di nuovo competitiva nelle prossime gare che saranno il vero banco di prova per le ambizioni della squadra in questa stagione.