I Nets giocano tre quarti di buon livello contro i Bulls, ma negli ultimi dodici minuti vengono sovrastati da uno spettacolare Zach LaVine capace di segnare 20 punti nell’ultimo periodo.
Il nuovo coach dei Nets – Jacque Vaughn – non cambia lo schieramento iniziale dei bianconeri che, alla luce delle assenze di Ben Simmons, Seth Curry e TJ Warren, vede Kyrie Irving, Joe Harris, Kevin Durant, Royce O’Neale, e Nicolas Claxton.
La squadra di casa guidata da Billy Donovan recupera la sua stella Zach LaVine, che ritorna nel quintetto titolare insieme a Ayo Dosunmu, DeMar DeRozan, Patrick Williams e Nikola Vucevic.
I Nets non esprimono il loro massimo potenziale nelle fasi inizialidel primo periodo: i bianconeri singhiozzano in attacco e si ritrovano sotto fino ad un massimo di 8 punti (15-7), ma a suonare prontamente la carica ci pensa KD con 7 punti messi a segno in rapida successione, riportando l’incontro in parità sul 17-17. Durant continua a macinare punti anche nel finale di primo quarto toccando quota 14 punti personali sui 27 complessi messi a segno da Brooklyn nei primi dodici minuti.
— Brooklyn Nets (@BrooklynNets) November 2, 2022
Con Durant in panchina, l’avvio di secondo quarto vede emergere Patty Mills come miglior realizzatore per Brooklyn: la shooting guard australiana mette a segno 9 preziosi punti che lanciano i padroni di casa in un mini-allungo sul + 8 (40- 32).
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Chicago comunque non ci mette molto a ritornare in contatto, sfruttando al meglio la buona vena nei tiri dalla distanza (4 su 5) dell’ex Goran Dragic. Jacque Vaughn lascia in panchina un abulico Kyrie Irving (0 punti in tredici minuti) e si affida ad una backcourt formata da Sumner e Duke Jr: le due riserve tengono il campo in maniera più che dignitosa, con Duke Jr che offre sicuramente di più nella fase difensiva ai bianconeri. Al resto ci pensa un glaciale Durant dalla linea del tiro libero (10 su 10), fissando il risultato parziale all’intervallo sul + 6.
La difesa di Brooklyn è uno dei punti di maggior interesse (e se vogliamo anche di stupore) delle prime battute del terzo quarto: Durant e Claxton fanno valere al massimo le aperture alari che creano non pochi grattacapi all’attacco dei Bulls. Irving continua a litigare con il canestro, ma Brooklyn comunque fa registrare un + 12 (68-56). Gli ospiti sembrerebbero alle corde, ma un fantastico DeMar DeRozan riapre i giochi nel finale di terzo quarto, segnando canestri nonostante la marcatura tutt’altro che inadeguata da parte di Watanabe e Duke jr. Il margine di vantaggio dei Nets dopo i primi tre periodi è di appena 3 punti.
Le due squadre lottano punto a punto per i primi tre minuti del 4° quarto, e la tensione in campo è ben visibile tanto da culminare in un accenno di rissa (più verbale che fisica) tra Vucevic e O’Neale: l’ex Utah Jazz raggiunge quota 20 punti personali che rappresentano il record personale in maglia Nets, ma nonostante il suo apporto in attacco la difesa bianconera inizia a mostrare delle crepe evidenti sotto i colpi di un redivivo Zach LaVine che totalizza 20 punti nel solo quarto finale, portando i suoi Bulls sul vantaggio di + 11 (101-90) a 5 minuti dalla fine. Brooklyn, oltre ad essere a corto di energie trovandosi al secondo atto di un back to back, accusa anche il colpo psicologicamente, iniziando a collezionare turnover pesanti con Kevin Durant nei minuti finali, spianando così la strada alla vittoria dei Bulls sul risultato finale di 108-99. I 32 punti di KD e i 20 di O’Neale, oltre alla buona prova individuale di Watanabe, sono solo una magra consolazione per i bianconeri.