I Milwaukee Bucks si aggiudicano anche la seconda in casa, battendo nettamente i Nets orfani per buona parte della partita di Kyrie Irving, vittima di una brutta distorsione durante il secondo quarto. I risultati della radiografia a cui è stato sottoposto il numero 11 dei Nets non hanno mostrato danni tendineii od ossei, ma resta ancora da stabilre quanto dovrà rimanere fermo il giocatore.
Steve Nash recupera finalmente Jeff Green, fermo dallo scorso 25 Maggio a causa della fascite plantare al piede sinistro occorsa durante gara 2 contro i Boston Celtics, ma ancora non può contare sui servizi di James Harden e Spencer Dinwiddie. Il quintetto di partenza non cambia, formato sempre da Kyrie Irving, Bruce Brown, Joe Harris, Kevin Durant e Blake Griffin.
Anche Mike Budenholzer – dopo la vittoria in gara 3 – non cambia la sua formazione di partenza, composta da Jrue Holiday, P.J. Tucker, Khris Middleton, Giannis Antetokounmpo, Brook Lopez.
Le difese prevalgono sui rispettivi attacchi nei primi minuti di gioco, con entrambe le squadre capaci di mettere a segno un solo canestro nei primi cinque tentativi. Sono comunque i Nets a rompere gli indugi per primi, allungando sul parziale di 9-2 grazie ai canestri dal midrange di Kevin Durant. Coach Budenholzer avverte il momento di difficoltà dei suoi e chiama il primo timeout dopo tre minuti di gioco.
Off-balance? Not a problem. pic.twitter.com/EOAMCN4y76
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La reazione di Milwaukee arriva puntuale in uscita dalla breve pausa, con i padroni di casa che mettono a segno un break di 7-0 che riporta la gara in perfetta parità a metà del primo quarto. P.J. Tucker inizia a difendere in maniera estremamente intensa su Kevin Durant, creando non pochi problemi al numero 7 bianconero che fatica a trovare la via del canestro nella fase centrale. La squadra di casa inizia a tirare piuttosto bene anche con i piedi dietro l’arco dei tre punti specie con Lopez e Forbes, ma Brooklyn è brava comunque ad annullare il gioco in penetrazione di Antetokounmpo che commette due falli di sfondamento dapprima su Griffin e poi sul rientrante Green.
La second unit di Brooklyn, guidata da Kyrie Irving, parte fortissimo in avvio di secondo quarto: Claxton e Green ringhiano in difesa arginando al meglio le manovre offensive dei Bucks, mentre in attacco sono le due guardie bianconere Irving e James a dettare il tempo delle giocate, andando a segno dalla lunga distanza. Dopo due minuti il vantaggio dei Nets tocca il + 11 sul risultato parziale di 34-23.
La gara sembrerebbe in discesa per gli ospiti, ma la reazione di Milwaukee arriva puntuale con Middleton e Tucker che vanno a segno a ripetizione con delle triple in sequenza che ribaltano il punteggio grazie ad un parziale di 12-0: i Bucks sono così di nuovo avanti di un punto sul 37-36.
Steve Nash prova a riportare la calma tra i suoi chiamando un timeout, ma la situazione di Brooklyn si complica terribilmente per l’infortunio rimediato da Kyrie Irving che accusa una distorsione alla caviglia atterrando male sul piede di Antetokounmpo. La superstar dei Nets avverte un dolore estremamente forte fin da subito ed è costretto ad imboccare la via degli spogliatoi.
KD to the cup 💥 pic.twitter.com/sKWuUceilT
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Kevin Durant prova a caricarsi sulle spalle l’intero attacco, ma nonostante tutti gli sforzi non riesce a supplire alla mancanza pesante dell’altra superstar. I Bucks da parte loro continuano a tirare in maniera estremamente efficace dalla lunga distanza (11/27 nei primi due quarti), mantenendo un vantaggio di 5 punti all’intervallo sul 53 a 48 in loro favore. KD è l’unico giocatore dei Nets in doppia cifra (14 punti).
Le difficoltà di Brooklyn nel giocare con una sola superstar in campo emergono palesemente fin dai primi minuti del terzo quarto: complessivamente la squadra tira dal campo un putrido 1 su 10 nei primi quattro, ed il solo Durant, peraltro marcato in maniera molto stretta da P.J Tucker, non riesce a trovare lo spazio per attaccare in maniera convincente il canestro. I Bucks vanno così sul + 12 (62-50) in assoluta scioltezza, affondando i colpi con le percussioni di Holiday e Antetokounmpo.
All will. pic.twitter.com/1PROz14VWE
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KD prova a scuotere i suoi nella seconda parte del terzo quarto segnando complessivamente 16 punti, ma la squadra di Steve Nash non è altrettante efficace in fase difensiva, consentendo a Milwaukee di mantenere inalterate le distanze nel punteggio alla vigilia degli ultimi dodici minuti.
I Nets tentano di non essere disarcionati dalla partita già nelle prime battute dell’ultimo quarto, mettendo in campo più tensione nervosa che idee chiare, ma con Durant marcato in maniera asfissiante da Middleton e Tucker diventa difficilissimo trovare realizzatori alternativi al numero 7 di Brooklyn, che inizia anche a dare evidenti segnali di frustazione, anche perchè gli arbitri a suo modo di vedere non ravvisano una serie di falli commessi su di lui.
Play big, @BruceBrown11 pic.twitter.com/qxLWxNXlpK
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Milwaukee mantiene il controllo della gara e allunga fino al + 19 (97-78) al giro di boa del quarto periodo, costringendo Steve Nash a prendere atto della sconfitta: il coach bianconero stacca la spina a cinque minuti dalla fine richiamando in panchina Durant e gli altri titolari sopravvisuti, lasciando spazio alle seconde e terze linee formate da Reggie Perry, Chris Chiozza, Alize Johnson e Timothe Luwawu-Cabarrot.
La gara non subisce scossoni nel finale, con la vittoria che finisce comodamente nelle mani dei Milwaukee Bucks sul risultato finale di 107-96. Durant chiude una gara complicata con 28 punti e 13 rimbalzi, condita però anche da 5 palle perse e un 1/8 dall’arco dei tre punti. Dietro di lui il vuoto in attacco, con il solo Kyrie Irving ad andare in doppia cifra, nonostante i soli 21 minuti giocati a causa dell’infortunio.