Non c’è pace in casa Nets.
Dopo una partenza a dir poco stentata con 2 vittorie e 6 sconfitte, e il conseguente esonero di Steve Nash, si aggiunge anche un nuovo capitolo della vicenda Kyrie Irving.
Il giocatore, che qualche giorno fa aveva pubblicato sul suo social alcuni link che promuovevano un film di matrice antisemita, oggi è stato intervistato in una conferenza stampa promossa dalla società per mettere la classica “toppa” ad una faccenda che ha imbarazzato non poco i vertici NBA e non solo. Irving però è rimasto piuttosto sfuggente, e non ha chiesto ufficialmente scusa per il suo comportamento. Lo stesso giocatore, così come Joe Tsai, sempre nelle scorse ore avevano staccato un assegno di 500.000$ ciascuno in favore delle società che combattono le discriminazioni antisemite.
Inevitabilmente la dirigenza bianconera è intervenuta immediatamente pubblicando un comunicato in cui sostiene che al momento Kyrie Irving non può fare parte della squadra, ed ha previsto una sospensione della durata di almeno cinque partite, durante la quale il numero 11 bianconero non verrà neanche pagato. Per essere riammesso in squadra, Irving dovrà adempiere ad una serie di iniziative per riabilitarsi. Magari iniziando a chiedere pubblicamente scusa a tutte le persone offese dal suo comportamento.