A meno di clamorose sorprese, i Brooklyn Nets sembrano aver delineato i 15 giocatori che andranno a comporre la squadra che affronterà la stagione NBA 2018-2019.
Può essere dunque interessante in questa fase di offseason comparare il roster che ha iniziato lo scorso campionato con quello attuale, per tentare di capire se la squadra si sia rinforzata o indebolita, ovviamente sulla carta.
Ai nastri di partenza del campionato 2017-2018 della passata stagione il team dei Brooklyn Nets era composto da questi giocatori:
Guards
Jeremy Lin
D’Angelo Russell
Spencer Dinwiddie
Sean Kilpatrick
Isaiah Whitehead
Small Forward
Allen Crabbe
Joe Harris
Caris LeVert
Power Forward
Trevor Booker
DeMarre Carroll
Rondae Hollis-Jefferson
Quincy Acy
Center
Timofey Mozgov
Tyler Zeller
Jarrett Allen
Un po’ di storia: il quintetto titolare dei Nets della passata stagione, nelle intenzioni originarie del coach Kenny Atkinson, si sarebbe dovuto incentrare su alcuni giocatori chiave come Jeremy Lin, Timofey Mozgov e D’Angelo Russell: ma i piani iniziali furono sconvolti dal gravissimo infortunio occorso a Lin nella prima gara ufficiale (con conseguente stagione finita), e dalle cattive condizioni atletiche del russo Mozgov, apparso fin dalle prime partite in pessima forma fisica e completamente fuori dal sistema di gioco dei Nets, tanto da essere rimpiazzato in breve tempo nella squadra titolare dall’onesto mestierante Tyler Zeller nel ruolo di centro per la prima parte della stagione.
L’avventura di D-LO in maglia bianconera, iniziata in modo decisamente positivo, è stata bruscamente interrotta da un infortunio che lo ha costretto a sedere in tribuna per 34 partite, compromettendone la valutazione finale.
L’aggiustamento del roster in corso di stagione tentato dal General Manager Sean Marks, con le cessioni di Tyler Zeller, Trevor Booker e Sean Kilpatrick, e gli innesti di Nik Stauskas, Dante Cunningham e Jahlil Okafor, non è riuscito a migliorare la stagione dei Nets, conclusasi con un record finale di 28 vinte e 54 perse.
Sebbene da un punto di vista statistico la stagione passata non possa essere considerata entusiasmante (ma comunque un passo in avanti rispetto al traumatico 20-62 dell’anno precedente) i Nets sono riusciti a far esplodere il talento di alcuni giovani interessanti e poco accreditati sulla carta, come la guardia Spencer Dinwiddie e il rookie Jarrett Allen. La stagione passata di Dinwiddie in particolar modo ha fatto registrare la vittoria nella gara Skills Challenge dell’All Star Game e il piazzamento al terzo posto per il premio Most Improved Player, il riconoscimento che ogni anno la NBA conferisce al giocatore che più si è migliorato rispetto alle stagioni precedenti.
Cosa cambia nella stagione 2018-2019:
Ceduti Mozgov, Lin e Whitehead, con Cunnigham, Stauskas, Okafor e Acy non riscattati a fine stagione dal mercato free agent, i Nets hanno proceduto agli acquisti di Ed Davis, Kenneth Faried, Jared Dudley, Shabazz Napier, Treveon Graham, oltre alle due draft pick 2018 Dzanan Musa e Rodions Kurucs.
Il roster di Brooklyn Nets per la stagione 2018-2019 è dunque (al momento in cui scriviamo) così composto:
Guards
D’Angelo Russell
Spencer Dinwiddie
Shabazz Napier
Small Forward
Allen Crabbe
Caris Levert
Joe Harris
Treveon Graham
Dzanan Musa
Power Forward
Rondae Hollis-Jefferson
DeMarre Carroll
Kenneth Faried
Jared Dudley
Rodions Kurucs
Center
Jarrett Allen
Ed Davis
Rispetto alla squadra dello scorso anno, i nuovi Nets dovrebbero poter disporre di una maggiore fisicità in mezzo al campo. Ed Davis è stato spesso definito dagli esperti come uno dei migliori centri di riserva disponibili dell’intera NBA, capace di garantire un contributo costante in difesa, specie nella voce rimbalzi (l’anno scorso con Portland la media a partita è stata di 7.4 rimbalzi), una delle note dolenti nella passata stagione dei Brooklyn Nets. I miglioramenti rispetto alle prestazioni offerte da Mozgov dovrebbero essere indiscutibili.
Se Ed Davis rappresenta una certezza in campo per rendimento ed intensità, più complicata appare la valutazione di Kenneth “Manimal” Faried, il giocatore arrivato quest’anno dai Denver Nuggets. Qualora Hollis- Jefferson venisse confermato nella posizione numero 4 come ala grande (il che significherebbe purtroppo la mancanza del tiro da 3 punti nell’arsenale di RHJ), Faried dovrebbe rappresentare il suo sostituto naturale.
Come lo stesso Jefferson, anche “Manimal” non dispone nel proprio repertorio balistico del tiro dalla lunga distanza, aspetto questo necessario per il buon funzionamento del sistema di gioco ideato dal coach Atkinson e sfruttato dai Nets della scorsa stagione con giocatori come Quincy Acy e Dante Cunningham, entrambi discreti tiratori dalla linea dei 3 punti per dei lunghi.
Bisognerà dunque aspettare le prime gare per capire se l’acquisto di Kenneth Faried si rivelerà positivo come quello di Demarre Carroll lo scorso anno (tanto da permettere all’ex Toronto Raptors di realizzare la sua migliore stagione nella NBA, con ben 29.9 minuti di media giocati a partita).
In molti vedevano l’affare di Carroll come un semplice salary dump, ma il 32enne originario di Birmingham ha spiazzato tutti con una stagione da incorniciare, conquistandosi il ruolo di vero leader, sia in campo che nello spogliatoio, anche a causa dell’assenza perdurante di Jeremy Lin.
Per risolvere il problema della mancanza di tiratori da fuori nella posizione di ala grande, Atkinson potrebbe tentare la carta Jared Dudley, altro veterano 33enne acquistato dai Phoenix Suns. Dudley nell’ultima stagione ha realizzato una media del 36% nei tiri dall’arco dei 3 punti, ma è abbastanza facile pronosticare che l’ex Suns non possa sostenere un minutaggio eccessivo in questa sua fase terminale della carriera. Il suo contributo, sebbene circoscritto in temini di minuti in campo, potrebbe comunque assumere una certa rilevanza nella stagione dei Nets per quanto riguarda le sue doti di mentore per i giocatori meno esperti che in lui potrebbero trovare una guida solida.
La coppia di partenza delle guardie dei Nets è, al momento, un rebus: l’unico certo di un ruolo in campo nel quintetto titolare è D’Angelo Russell, che con la partenza di Jeremy Lin diventa ovviamente il leader per qualità offensive.
A fianco a lui le scelte abbondano: coach Atkinson potrebbe affiancargli Spencer Dinwiddie, anche sulla base della straordinaria stagione passata, ma non è l’unica ipotesi. Il ruolo di shooting guard potrebbe infatti essere ricoperto da Allen Crabbe, come avvenuto nella fase finale della passata stagione (con buoni risultati personali per l’ex Portland), così come da Caris LeVert, giunto ormai al terzo anno di NBA e chiamato al definitivo salto di qualità.
Alle spalle di tutto ciò si posiziona il nuovo acquisto Shabazz Napier: il playmaker 27enne, anche lui come Crabbe e Davis ex Portland, non rappresenta il prototipo fisico della guardia che predilige l’allenatore dei Nets, dall’alto (si fa per dire) dei suoi 1.85 m. Tuttavia le sue caratteristiche di velocità e abilità nel palleggio potrebbero rappresentare una variabile importante negli schemi offensivi di Brooklyn.
Napier quest’anno compensa numericamente la partenza di Jeremy Lin, ma l’ex numero 7 dei Nets ovviamente è un giocatore di maggior talento, sebbene frenato negli ultimi due anni da una serie impressionante di infortuni. I Nets possono quantomeno sperare di avere acquistato un giocatore meno soggetto ad infortuni rispetto a Lin, ma è difficile comunque che possa migliorare drasticamente il reparto delle guardie dei Nets.
Di difficilissima valutazione gli inserimenti di Dzanan Musa, Rodions Kurucs e Treveon Graham.
Sia Musa che Kurucs hanno saltato la Summer League, quindi il loro potenziale è veramente un’incognita. Non ci sarebbe dunque da sorprendersi se entrambi iniziassero la stagione nella G League con i Long Island Nets, evitando così il rischio di bruciarsi in una lega NBA che appare al momento troppo fisica per entrambi.
Treveon Graham rappresenta cronologicamente l’ultimo acqusito dei Nets e sebbene dotato di una buona tecnica di tiro dalla lunga distanza, potrebbe trovare davvero pochissimo spazio nelle rotazioni di Brooklyn, con il rischio di trovarsi a passare più tempo nella G League che nella lega principale.
Complessivamente la squadra dei Nets 2018-2019 appare leggermente migliorata rispetto alla passata stagione, anche se sulla carta nessuno dei nuovi 7 acquisti dovrebbe partire titolare. Più che i nuovi arrivi dunque, saranno giocatori giovani come D’Angelo Russell, Allen Crabbe, Caris Levert, Joe Harris, Rondae Hollis-Jefferson e Jarrett Allen a dover garantire quel salto di qualità che potrebbe così portare i Nets sulle soglie dei playoff di una lega ad est divenuta più debole dopo il passaggio di Lebron James ai Los Angeles Lakers.
Appare comunque facilmente ipotizzabile allo stato attuale che i Nets siano proiettati verso la stagione 2019-2020, con ben due draft pick al primo turno, e uno spazio salariale tale da poter formulare offerte massime a uno o due dei 19 top free agent disponibili sul mercato nella prossima stagione.