Brutta battuta di arresto per i Brooklyn Nets che cadono malamente in casa contro i Chicago Bulls 125-106. Una sconfitta inaspettata contro un avversario più ostico del previsto, a dispetto di un record stagionale tutt’altro che esaltante.
Il match contro i Bulls segna il ritorno in campo di Caris LeVert a distanza di 3 mesi dal brutto infortunio al piede destro: ovviamente Atkinson non può schierarlo subito titolare, e quindi conferma la stessa formazione iniziale schierata nell’incontro precedente contro i Denver Nuggets.
Gli ospiti possono contare per la prima volta di Otto Porter Jr, recentemente acquistato dai Washington Wizards.
L’inizio di partita è caratterizzato da un sostanziale equilibrio in campo, con entrambe le squadre estremamente produttive in attacco, ma sono i Bulls ad avere una media realizzativa migliore nei primi 8 minuti (FG 10/17), aspetto questo che consente agli ospiti di guidare nel punteggio sul 24-19.
Allen Crabbe, partito dalla panchina, ha un buon impatto sulla partita con due triple in successione che portano Brooklyn in parità sul 25-25, ma nel finale il finlandese Lauri Markkanen trascina i suoi nuovamente in vantaggio, che al termine del primo quarto ammonta a 5 punti.
Il secondo quarto vede i Bulls allungare fino al + 10, ma i tifosi dei Nets sono tutti in piedi per il rientro in campo di Caris LeVert, al rientro dopo l’infortunio al piede avvenuto lo scorso 12 Novembre. Il giovane numero 22 riesce a regalare nei suoi primi 6 minuti di gioco 2 punti, 3 assist e 4 (!) palle rubate.
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Brooklyn approfitta di un passaggio a vuoto di Chicago per piazzare un prolifico break di 8-0 che riporta la partita in perfetto equilibrio: 43-43. I Bulls si ricompattano negli ultimi due minuti della frazione, restituendo un contro-parziale di 8-0 che gli consente di andare all’intervallo in vantaggio di 7 punti sul punteggio di 55-48 in loro favore.
I Nets tirano solo con il 38% dal campo e con il 31% dalla lunga distanza, ma i tiri liberi (11/11) tengono ancora a galla i padroni di casa. D’Angelo Russell è il miglior marcatore con 13 punti (FG 4/10).
Al rientro dagli spogliatoi Chicago parte fortissimo, piazzando una run di 5-0 in 48 secondi che manda su tutte le furie coach Kenny Atkinson che chiama immediatamente time-out. Il punteggio è ora sul 60-48 in favore degli ospiti.
I Nets provano a reagire più con il cuore che con la testa, ma grazie ad un paio di triple di Treveon Graham riescono a ridurre lo svantaggio fino al – 8 con 7.40 minuti da giocare.
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Brooklyn però fa fatica a contenere i tori di Chicago, specialmente nell’area pitturata dove soffrono tantissimo le giocate dei lunghi Lopez, Markkanen e Felicio. Negli ospiti si accende anche Kris Dunn che colleziona 8 punti e 7 assist, consentendo così ai Bulls di allungare nuovamente nel finale, chiudendo il terzo quarto avanti di 13 punti sul 93-80. Chicago tira benissimo con percentuali superiori al 50% sia da due che da tre punti.
Atkinson prova ad attuare una difesa a zona per tentare di limitare i problemi nell’area pitturata, ma i Bulls non cedono di un millimetro, continuando a segnare con una cadenza regolare. L’unico aspetto positivo per i Nets è la performance di Caris LeVert, che mostra di aver superato completamente l’infortunio non solo dal punto di vista fisico ma anche mentale.
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Brooklyn ha un buon momento a metà del terzo quarto dove riesce a realizzare un break di 11-2 che riporta i bianconeri ad uno svantaggio di 9 punti, ma le triple di Markannen e del nuovo Bulls Otto Porter Jr consentono agli ospiti di allungare nuovamente in doppia cifra sul + 15 con tre minuti rimanenti sul cronometro.
I minuti finali non regalano sorprese e la partita si conclude così sul 125-106, con il finlandese Lauri Markkanen che si aggiudica il premio di player of the match con 31 punti e 18 rimbalzi. Per i Nets una partita decisamente sotto gli standard al Barclays Center soprattutto sul piano difensivo, perdendo largamente la battaglia ai rimbalzi (57-43 in favore di Chicago); l’unico aspetto positivo è la performance di Caris LeVert che al rientro dopo 3 mesi di inattività chiude con 11 punti (FG 5/11), 4 assist e 5 palle recuperate.