I Nets perdono il 6° posto in classifica con la sconfitta contro i 76ers per 123-110

L’ultima partita della lunga ed estenuante serie di sette trasferte consecutive per i Nets termina con una netta sconfitta contro i Philadelpia 76ers per 123-110 guidati da un devastante Joel Embiid (39 punti, 12-20 FG, 3-4 3PT, 12-16 FT). Con la sconfitta di oggi i Nets perdono il 6° posto nella classifica, superati dai Detroit Pistons vittoriosi nel loro match contro gli Orlando Magic.

I Nets, ancora orfani di Allen Crabbe, si presentano in campo con lo stesso quintetto schierato nelle ultime uscite, con D’Angelo Russell, Joe Harris, Demarre Carroll, Rodions Kurucs e Jarrett Allen.

 

L’inizio del match è complicato per i Nets, specialmente difensivamente, perchè Joel Embiid è una macchina da guerra capace di segnare 14 punti sui 19 totali di Philadelphia, segnando ben 3 canestri dalla linea dei 3 punti, costringendo così coach Atkinson a chiamare anticipatamente il primo time-out con il punteggio che vede i Nets sotto di 8 punti.

La pausa non cambia il corso della partita, con i 76ers che tirano benissimo dalla linea dei 3 punti (a segno anche Boban Marjanovic, incredibile), mentre Brooklyn è incapace di ridurre le distanze nonostante l’entrata in campo di Dinwiddie e LeVert. Al secondo time-out il punteggio è di 28-18 in favore dei padroni di casa.

Gli ultimi minuti del primo quarto vedono Philadelphia realizzare un break di 8-0 che gli consente di allungare ulteriormente nello score che al termine della prima sirena è sul 38-23. I 76ers chiudono il primo periodo tirando il 61% dal campo, con un fantastico 8/10 dall’arco dei tre punti.

 

 

Brooklyn non mostra cenni di reazione all’inizio del secondo, con Philadelphia che continua a segnare con continuità e che allunga così fino al vantaggio massimo di 20 punti (46-26) con 8 minuti da giocare sul cronometro.

Atkinson prova ad abbassare il quintetto, togliendo sia Jarrett Allen che Ed Davis, schierando al loro posto in posizione di centro Rondae Hollis-Jefferson: la scommessa spregiudicata del coach paga, perchè RHJ inietta un pò di sana vitalità in attacco per Nets, permettendo così ai bianconeri di ridurre il gap con un parziale di 13-2 che porta Brooklyn fino al – 9 (50-41).

Philadelphia accusa il contraccolpo soprattutto da un punto di vista mentale, con Butler e Embiid che ricevono entrambi un fallo tecnico a testa. Brooklyn continua ad accorciare le distanze, ma nel momento di maggiore sofferenza dei padroni di casa si risveglia la vena prolifica di JJ Reddick che con due bombe dalla linea dei 3 punti consente di chiudere il primo tempo sul 68-58.

I Nets sono comunque ancora vivi, soprattutto grazie la performance di Rondae Hollis-Jefferson, autore di 12 punti in 7 minuti di gioco, e una buona precisione nei tiri liberi (12/14)

 

 

Coach Atkinson continua a dare fiducia a Rondae Hollis-Jefferson confermandolo anche all’inizio del terzo quarto, incurante del mismatch con Joel Embiid. La strategia funziona discretamente in attacco, nonostante la serata storta di D’Angelo Russell (FG 2/13, 5 turnover) ma mette in mostra crepe nella difesa dei Nets che inizia a scricchiolare sotto i colpi del centro dei 76ers, che aumenta il vantaggio dei padroni di casa grazie ai punti segnati durante i numerosi viaggi in lunetta.

Anche Marjanovic (14 punti) diventa un problema nell’area pitturata dei Nets, che sono così costretti a rimettere in campo Ed Davis (preferito nella rotazione a Jarrett Allen, in panchina per tutto il resto della partita).

L’inerzia della partita resta comunque nelle mani dei 76ers che terminano in crescendo l’ultima frazione del terzo quarto, chiudendo con un vantaggio di 16 punti sul 98-82.

 

Negli ultimi 12 minuti i Nets provano disperatamente a tornare in partita, giocando più con il cuore che con la testa: Caris LeVert regala un paio di belle accellerazioni a canestro che permettono a Brooklyn di restare ancora in partita.

Il tentativo di rimonta dei bianconeri viene frenato da una serie di ripetuti errori dalla lunetta (FT 5/13 nel terzo e nell’ultimo quarto, complice anche il disturbo del pubblico di Philadelphia) così come da alcune decisioni poco ispirate di D’Angelo Russell.

Atkinson decide dunque di alzare bandiera bianca a due minuti dalla fine, inserendo Theo Pinson, Shabazz Napier e Treveon Graham per il più classico dei garbage time. La partita termina così sul 123-110 per i padroni di casa.

Per i Nets, nonostante la sconfitta, si registrano le buone prestazioni di Joe Harris, autore di 22 punti, Caris Levert (18 punti) e Rondae Hollis-Jefferson (19 punti), mentre assolutamente in ombra sia D’Angelo Russell (13 punti, FG 6-19) e Spencer Dinwiddie (13 punti, FG 4/9).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *