Un errore decisivo dalla lunetta di un fino ad allora perfetto Kevin Durant condanna i Nets sul campo dei Dallas Mavericks al termine di una partita combattuta punto su punto.
Nicolas Claxton è il fattore X per Brooklyn: il centro bianconero mostra un’attività a rimbalzo offensivo davvero imponente, garantendo così il primo allungo dei Nets sul 7-2. I Mavericks faticano a stare dietro alla squadra ospite, con Doncic che nei primi minuti riesce a pungere solo dalla lunetta. Le giocate di Durant ma soprattutto di O’Neale – implacabile dall’arco dei 3 punti – rilanciano una nuova fuga di Brooklyn che con un parziale di 10-0 arrivano a toccare il massimo vantaggio sul + 14 (25-11). La risposta di Dallas non tarda ad arrivare nella seconda parte del quarto, per mano di Luka Doncic che approfitta delle difficoltà fisiche di Sumner nel contrastarlo efficacemente. Negli ultimi minuti si rivede in campo Ben Simmons, che stranamente però non va in marcatura sulla superstar dei Mavericks, venendo utilizzato come 5 ibrido in copertura su Christian Wood. Doncic e Hardaway Jr salgono di colpi in attacco nel finale, permettendo a Dallas di ricucire parzialmente lo svantaggio, fissando così il punteggio sul 34-29.
I bianconeri arrancano terribilmente in attacco nei primi sei minuti del secondo quarto, perchè la presenza in campo di Dwight Powell nel pitturato dei Mavericks impedisce di molto le giocate in penetrazione degli uomini di Jacque Vaughn. Brooklyn spara a salve per i primi sei tentativi, facilitando così il sorpasso di Dallas che arriva puntuale grazie ad un break di 8-0 che porta la firma quasi esclusiva di Tim Hardaway Jr. La pochezza offensiva di Ben Simmons – a cui si aggiunge l’assenza dal campo di Durant e Claxton – getta la squadra in un profondo sconforto offensivo. A tutto ciò si aggiunge anche l’infortunio di Yuta Watanabe, che rimedia una distorsione alla caviglia sinistra che costringe il giapponese a rientrare zoppicando negli spogliatoi. I Nets reinseriscono tutti i titolari nei minuti finali del secondo periodo, ed in difesa si nota un miglioramento nelle prestazioni, ma in attacco l’apporto rimane discontinuo, aspetto quest’ultimo che permette ai Mavericks di chiudere in vantaggio all’intervallo lungo sul + 3.
Nessuna delle due squadre riesce a prendere il controllo della partita nei primi sei minuti del terzo quarto: Durant mette a segno sei degli otto punti complessivi di Brooklyn, dimostrando di essere il faro offensivo dei suoi, ma la situazione di stallo nel risultato non si sblocca, anche perchè i suoi compagni – Joe Harris e Seth Curry in primis – continuano a faticare a trovare la via del canestro. Si chiude così sul 73-72 in favore dei Nets, ma chiaramente il risultato verrà deciso dagli ultimi 12 minuti.
Con l’intera posta in palio, la battaglia nel 4° quarto è feroce su ogni possesso. Durant e Doncic continuano a deliziare i tifosi delle rispettive squadre, ma sono i Mavs a lanciare il primo affondo decisivo con un break di 14-0 che manda i padroni di casa sul + 10 (88-78) a cinque minuti dalla fine. Durant viene raddoppiato sistematicamente dalla difesa messa a punto da coach Jason Kidd, ma Brooklyn ha ancora la forza di reagire colpendo dalla distanza con un paio di triple di O’Neale e Harris, riportando i bianconeri fino al – 4 a due minuti dalla sirena finale. I Nets fanno davvero tutto il possibile per ribaltare il risultato negli ultimi 120 secondi: Cam Thomas prova a fare la differenza in campo e infila la tripla che vale il – 1 (91-92), a cui risponde Doncic dalla lunetta riportando avanti i padroni di casa sul + 3. Con 13 secondi rimanenti sul cronometro le due squadre iniziano a commettere falli sistematici nel tentativo di sbloccare in qualche modo la partita dalla linea del tiro libero: la strategia sembrerebbe del tutto favorevole per i Mavs, che però commettono un’ingenuità clamorosa commettendo un fallo su Durant che vale tre tiri dalla lunetta. KD, che fine a quel momento aveva realizzato gli ultimi 50 tiri effettuati dalla linea del tiro libero, fallisce clamorosamente il secondo tentativo, spegnendo definitivamente la luce per Brooklyn che si arrende sul risultato finale di 98 a 96.