I Nets giocano alla pari dei Bucks per un tempo, ma la vittoria finale è di Milwaukee

Il primo atto del back to back dei Nets comincia nel verso sbagliato, con i bianconeri che escono sconfitti dal campo dei Milwaukee Bucks ispirati da un super Antetokounmpo.

Non cambia di una virgola lo starting five dei Nets varato da Steve Nash rispetto alle prime tre uscite, e formato da Ben Simmons, Kyrie Irving, Kevin Durant, Royce O’Neale e Nicolas Claxton. I Milwaukee Bucks, che devono ancora fare a meno di Khris Middleton, vantano un record stagionale di due vittorie e zero sconfitte e schierano alla prima palla a due un quintetto con Jrue Holiday, l’ex Jevon Carter, Grayson Allen, Giannis Antetokounmpo e l’altro ex di lusso Brook Lopez.

Il leitmotiv della prima metà del quarto iniziale è senza dubbio l’imprecisione dei rispettivi attacchi: più che una partita di NBA sembra di assistere ad un match di una lega minors, con il punteggio che riflette la mediocrità generale (7-7).
La prima squadra ad interrompere il digiuno di canestri sono i Bucks che, grazie ad un paio di triple infilate da Lopez e Portis, realizzano il primo break della partita (8-0) portandosi sul vantaggio di + 7 a tre minuti dalla fine del primo quarto. Per fortuna dei Nets ci pensa Edmond Sumner a risollevare le sorti dell’attacco bianconero: il numero 4 di Brooklyn in uscita dalla panchina produce un bottino personale di 7 punti riportando sotto gli ospiti fino al – 5.

I Nets continuano la loro marcia di riavvicinamento nei primi minuti del secondo quarto, sfruttando al meglio di triple consecutive di Royce O’Neale che portano i bianconeri fino al +1 (35-34). La partita continua ad essere letargica in attacco, ma le maggiori difficoltà le incontrano i Bucks che non trovano il modo di innescare le giocate di Antetokounmpo: Milwaukee trova conforto solamente nelle giocate di Bobby Portis che mantengono i padroni di casa in linea di galleggiamento nella fase centrale. L’equilibrio viene spezzato nel finale di secondo quarto dalle triple di O’Neale (in totale saranno quattro le realizzazioni dalla lunga distanza dell’ex Utah Jazz alla fine del primo tempo) e Watanabe che producono un parziale di 10-0, portando Brooklyn all’intervallo sul vantaggio massimo di + 12. Dopo i primi ventiquattro minuti tre giocatori dei Nets raggiungono la doppia cifra: Durant (13), O’Neale (12), Irving (11).

 

Antetokounmpo appare completamente trasformato in avvio di terzo quarto, con il greco che attacca con più convinzione il ferro e mettendo a referto 9 punti nei primi 4 minuti di gioco: i canestri del greco rimandando così i Bucks sul – 3 (62-59). Il nervosismo in casa Nets comincia a montare, e si sviluppa dapprima con un tecnico a Kevin Durant, seguito poi dall’eclatante espulsione di Steve Nash, infuriato per una chiamata arbitrale dubbia. Giannis continua a macinare canestri su canestri, permettendo ai Bucks di riconquistare un vantaggio – seppur minimo – nel punteggio.

 

Brooklyn prova a restare in scia in avvio di 4° quarto: la squadra diretta da Jacque Vaughn si costruisce delle buone soluzioni di tiro ma sciupa molto tirando al di sotto delle proprie possibilità. Di contro i Bucks si affidano nelle mani di Antetokounmpo, costruendo tiri ad alta percentuale che lanciano i biancoverdi sul + 10 (93-83) al giro di boa del quarto periodo che sostanzialmente decide la partita. Tutti gli indicatori statistici puntano in maniera incontrovertibile verso i Bucks che chiudono in crescendo portandosi a casa l’intera posta in palio sul punteggio finale di 110-99. A Brooklyn non bastano Kevin Durant e Kyrie Irving, autori rispettivamente di 33 e 27 punti, ma non c’è tempo per recriminare visto l’imminente impegno di domani notte contro i Dallas Mavericks.

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